Morte di Oriana Fallaci / Discussioni su Islam e Occidente

http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/s...i/commenti.html

Nel bene e nel male, donna che ha scritto molto, ha spesso fatto parlare di sè e non ha avuto paura di dire ciò che pensava.

Personalmente i suoi ultimi libri non li ho letti, anche perchè insisteva sempre sullo stesso concetto che io non condivido, ma tra quelli scritti parecchi anni fa ve ne sono di molto belli.

peccato, abbiamo perso una grande italiana, che ha sempre avuto il coraggio di dire quello che pensava...

sarò cinica, ma non me ne rammarico proprio.

alla fine era una che non aveva paura di dire quello che pensava, anche a costo di risultare non politicamente corretta. che poi io non condivida parte di ciò che diceva nè la violenza con cui si è espressa in alcuni ultimi suoi lavori, è un' altra storia. avrebbe avuto ancora molte cose da dire, e comunque ha avuto una grande esperienza come giornalista di guerra nel passato. una figura che non verrà dimenticata.

tutti che insistono su questa cosa del "era ok xkè diceva ciò che pensava". e allora gridiamo lodi anche alla sciura giuliana del drugstore che si paragona a hitler e dice che quelli di sinistra vanno messi al rogo? maddai suuu...
bisogna tener conto dei contenuti, non solo del fatto che li esternava senza mezzi termini.

e infatti i contenuti ci sono stati. credo che in italia, a parte magdi allam, il suo sia stato l'unico grido di allarme nei confronti dell'islamizzazione della nostra società... secondo me tra qualche anno guarando indietro diremo: cazzo forse aveva ragione lei

il suo non era un semplice grido d'allarme, ma un continuo incitare all'odio e all'intolleranza.

L'unico no (c'è gente, come i leghisti, che inneggi "Si alla polenta, no al cous-cous" da tempo, ma considerare i leghisti persone che dicono sensate è un affronto alla logica), ma cmq è da anni che lo dice, verissimo.


Vero anche questo.

Lei sarà stata un "grido d'allarme", ok, però c'è grido e grido. Ci sono grida che incitano al dialogo e al confronto pacifico, in modo da poter avvicinare le due culture (islamica e "occidentale", nel particolare caso, italiana) e portarle ad analizzare i rispettivi pregi, limiti e trovare soluzioni per una convivenza comune, tenendo sempre conto che la cultura "autoctona" è quella che fa riferimento a valori "occidentali".

Sparare da dietro la porta a chi ti bussa (e di cui tu non conosci ancora le intenzioni) non mi sembra un atteggiamento da persone civili. E anche nel caso chi bussa ci guarda male, proviamo a sorridergli e cercare di scambiarci due chiacchiere, che ci costa provare?
Meno spreco di piombo e meno soldi ai becchini. Difficile?

Anch ' io non ho condiviso quello che ha scritto ne La Rabbia e L' Orgoglio, e se non sbaglio ne avevo anche scritto a proposito,in una discussione su questo sito. Non condivido la maniera violenta in cui si è espressa in un momento delicato, anche e soprattutto perchè i suoi proclami anti-islam potevano far leva soprattutto su gente ignorante (vedi slogan lega nord citati da siro) poco inclini a riflettere in modo critico sulla questione, accecati solo dall' odio e dalla violenza. Però alcune cose che ci sono in quel libro, tipo la critica al mondo politico italiano (dove non ha risparmiato nessuno) e all' ignoranza (quello stesso strato della popolazione in cui però le sue idee e il modo in cui le ha espresse hanno fatto successo..) diagante nel nosto paese, che pare tale solo in occasione dei mondiali (come i recenti fatti hanno confermato) non sono da buttare, secondo me.
E inoltre non è da sottovalutare il fatto che abbia svolto un ruolo di primo piano nel giornalismo italiano, intervistando grandi personaggi e recandosi come inviata di guerra in paesi "difficili" mettendosi anche in pericolo.
Secondo me è un personaggio che merita comunque rispetto, e di essere ricordata come una figura importante, sia come giornalista, sia, in senso più ampio, come italiana. L' ha dimostrato anche coi fatti, da quel che so della sua storia avendolo letto ne La Rabbia e L' Orgoglio.

già, bisogna averne di coraggio per andare ad intervistare Gheddafi, l'Arafat di qualche anno fa (quando l'OLP non era riconosciuto) o l'ayatollah Khomeini togliendosi il chador e dandogli del tiranno (non so se avete presente quella storica intervista).

d'accordo. ma purtroppo credo che la bilancia non possa in ogni caso pendere dalla parte del bene. quando muore qualcuno tutti guardano a quanto di buono ha fatto e tutto lo schifo viene, salvo rare eccezioni, cancellato con un colpo di spugna. Mi spiace ma io non riesco ad attuare un ragionamento di questo tipo. le sue affermazioni razziste al limite del verosimile, messe nero su bianco e vendute in milioni di copie, non possono cadere in secondo piano.

ragazzi, ce l'avrete con me, ma venerdì è stato un gran giorno per l'umanità e per il buon senso. Con l'odio non si risolve nulla. Chi pensa agli islamici come al nemico non si ricorda gli innumerevoli nemici che abbiamo avuto nella storia. C'è sempre bisogno di avere un nemico, ci devono far sempre credere che abbiamo un nemico.
Guardatevi "Bowling for columbine" di Michael Moore, lui si che è una gran persona che dice cose sensate e civili.

Forse la gente però non realizza che Oriana Fallaci non è stata solo "intolleranza verso l'islam" (dai, parlare di odio è eccessivo, imo): per 60 anni quella donna ha fatto giornalismo ad alto livello. Innegabile che negli ultimi anni abbia scritto cose un pò sconcertanti (e per quel che mi riguarda non condivise), ma diamine, sarebbe veramente riduttivo e di parte ricordarla solo x quello.

esatto. poi detto da te, siro, che non ti sei mai trattenuto dall' essere palesemente di parte... ^^ ( vedi topic sul referendum del federalismo...)

non solum sed etiam..
e parlare di odio non è eccessivo. l'intervista in cui affermò di voler bruciare le moschee ne è esempio lampante.
Brava giornalista, scrittrice, ok, ma l'atteggiamento degli utlimi anni, che ha influito attraverso i suoi scritti sul pensiero di molti, secondo me non è perdonabile.