Panorama della scorsa settimana, primo numero del nuovo direttore Maurizio Belpietro, Di Pietro in copertina. Pagina 289, sezione "Visti e sentiti", recensione di
Molto incinta firmata da Piera Detassis, direttore di
CIAK: <<judd Apatow, già autore di
40 anni vergine e adesso di
Molto incinta, è il nuovo re della commedia americana,
l'idolo dei neocon (bastano i titoli a spiegare il perché)...>>.
Guida ai film di ViviMilano del
Corriere della Sera a cura di Alberto Pezzotta e Filippo Mazzarella: <<apatow («40 anni vergine») si conferma il regista Usa di successo (
enormi consensi neocon in patria) più volgare e reazionario su piazza. Il problema vero, però, è che in due ore e dieci di film non c'è un minuto di cinema. E non si ride mai. Da ignorare>>.
Nella
recensione di Boris Sollazzo su Liberazione dal titolo "Ecco quando la commedia diventa neocon", infine, dopo aver rimpianto
Little Miss Sunshine non in quanto bellissimo film, ma poiché <<inquietante fotografia della società americana>>, si attacca il già <<sospetto>> (?) Apatow e il suo film <<noioso e irritante>>. Con finale esplosivo: <<viene da rabbrividire quando persino la commedia svolta a destra>>.
Ora, al sottoscritto viene da rabbrividire nel leggere certi strafalcioni sui nostri giornali. In primo luogo, perché nessuna delle sopraccitate firme sa di cosa parla quando usa il termine "neocon". Come per Ennio Caretto del
Corriere (forse in parte responsabile per questa diffusa disinformazione al riguardo), "neocon" si usa, almeno qui in Italia, per definire erroneamente genericamente l'ala più conservatrice del partito repubblicano. I neoconservatori sono tutt'altro, e davvero non ci è dato sapere se Bill Kristol o Norman Podhoretz abbiano visto e/o apprezzato il film.
In secondo luogo, perché affermazioni come "Apatow idolo dei neocon", "enormi consensi neocon", "la commedia svolta a destra" sono del tutto false. Fregnacce, bubbole, idiozie. Perché negli USA,
Knocked Up, è piaciuto a tutti. Ma proprio a tutti, senza distinzioni tra fazioni politiche (che a noi piacciono tanto). A meno che non si voglia considerare "neocon" o "di destra" il 91% degli utenti votanti sul sito Rotten Tomatoes (secondo film più votato del 2007). A meno che non si definisca "neocon" o "di destra" i critici di
USA Today, Rolling Stone, Hollywood Reporter, Atlanta Journal-Constitution, Boston Globe, Chicago Sun-Times, Chicago Tribune, E! Online, Entertainment Weekly, Filmcritic.com, New York Post, Reelviews, Seattle Post-Intelligencer e, per finire in bellezza, i due quotidiani più liberal d'America,
San Francisco Chronicle e
New York Times,
unanimi nel recensire positivamente il prodotto di Apatow.
da
creezdogg.splinder.com